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I CELTI

I Celti non si possono definire né un singolo popolo né una razza, ma si può parlare piuttosto di una stratificazione di popoli diversi che si fusero insieme con un lento processo durato più di mille anni, in un periodo che si può situare tra il terzo e il secondo millennio a.C.

Questo grande "popolo" che giunse a estendere il suo dominio sulla quasi totalità dell'Europa rimase lontano dai riflettori della storia sino al IV secolo avanti Cristo quando, valicate le Alpi, la marea delle tribù celtiche iniziò a riversarsi improvvisamente sui grandi stati mediterranei.

La quasi totale assenza di notizie disponibili, il loro numero sterminato, l'aspetto feroce con cui si mostrarono, il corpo gigantesco e le consuetudini barbare dei loro guerrieri, contribuirono a creare l'alone di 

timore e mistero che sarebbe rimasto abbinato per sempre alla civiltà celtica, anche quando i suoi ultimi eserciti erano già stati sconfitti da tempo. Agli occhi ben più civili di Greci e Romani, le orde sciamanti di guerrieri celti, in movimento con mogli, figli, carri e bestiame, parvero improvvisamente sorgere dal nulla, come un terribile e spaventoso incubo che incise profondamente nell'inconscio collettivo di quelle società.

Quando i Celti irruppero al Sud delle Alpi, facendo la loro prima comparsa nella storia scritta, erano già una nazione poliedrica e composita, con più di mille anni di storia alle spalle; una cultura al culmine del proprio splendore e della propria potenza. Per secoli la civiltà celtica aveva prosperato e si era amalgamata sulle pianure dell'Europa continentale, dall'Atlantico al Danubio.

Infine tra il V e il IV secolo a.C., sotto la pressione demografica prodotta dal benessere e attirati a Sud dalle splendide ed esotiche merci che giungevano in Gallia e lungo la Valle del Danubio ad opera dei mercanti Greci ed Etruschi, imponenti contingenti di Guerrieri Celti, seguiti dalle loro donne, figli, armenti e carriaggi, scavalcarono le Alpi, dilagando nella Pianura Padana e poi lungo i Balcani fino in Grecia.

Inizia cosi l'epopea storica di un popolo a tratti misterioso che, emerso dalle nebbie della preistoria, dominò per alcuni secoli su tutta l'Europa, vivificandone i popoli e permeandone fino alle radici la cultura delle genti che la abitavano. Tanto che, quando, sotto la pressione romana, i regni dei Celti scomparvero quasi ovunque come nazioni indipendenti, lo spirito celtico continuò a riaffiorare per secoli nell'arte e nella cultura dei popoli che abitarono le terre che un tempo avevano formato la cosiddetta Keltia, la terra dei Celti.

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